Ma eri donna

Tutti raccontavano di te
Che non amavi la città
Molti malignavano che tu
Eri maschietto come me
Andavi a cavallo più di tuo padre
E poi fuggivi sopra la collina

Quasi una favola eri tu
Per i tuoi giochi in libertà
Tutti ne parlavano così
Della tua bella rarità
Saltavi ruscelli pericolosi
Ed il tuo passo era di campagna

Ma quel giorno di solitudine
Hai sentito il mio respiro
L’hai cantato fino a sera
Come fosse la prima estate
L’hai bevuto per morire
Uomo e donna quando era aprile

Questa tua canzone non è
Dolce novella di città
Mai fiori né erba vedrà
Quella campagna senza te
Peccato sei morta come un lamento
Per dire al mondo che eri una donna

Ma quel giorno di solitudine
Hai sentito il mio respiro
L’hai cantato fino a sera
Come fosse la prima estate
L’hai bevuto per morire
Uomo e donna quando era aprile.

(1974 – di Antonio Strinna e Antonio Costa)

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