Cose più grandi

Una notte piovuta così
I tuoi denti bianchissimi
I tuoi occhi più grandi di me
Che mi fanno confondere

Ad un naso di strada da te
Si confonde l’immagine
Guardi oltre le antenne e vedrai
Tutto il tempo che passerai
A raccogliere briciole e poi
Poi che ne fai

Che da fare e disfare cosa c’è
C’è l’amore e l’amore non ce n’è
Tra la bocca e la fronte che cos’è
Questo umano soccombere
L’altra guancia da porgere e poi
Poi che ne sai

Per le cose più grandi di me
Le mie mani minuscole
Così poco da prendere avrò
Tanto meno riceverò

Ad un fiato di strada da qui
Che potrebbe bastare un sì
Guardi sopra le spalle e vedrai
Tutto il tempo passato già
A contare le briciole e poi
Poi che sarà

E da fare e disfare cosa c’è
C’è l’amore e l’amore non ce n’è
E di lato e di fronte che cos’è
Questo umano dipendere
Uno schiaffo da prendere e poi
Poi che ne sai

Io che non so più la strada
Io che non riesco a tornare
Io che non ho più una casa 
Io devo stare
A piedi nudi e camminare
Con i piedi per terra e poi
Per sapere di terra e poi
Poi che ne sai

Che da fare e rifare cosa c’è
C’è l’amore e l’amore non ce n’è
Tra la bocca e la fronte che cos’è
Questo umano comprendere

I tuoi occhi più grandi di me
Che mi fanno confondere
Una notte scappata così
I tuoi occhi grandissimi
Guardi dentro le ciglia e non sai
Quello che fai.

(2000 – di Franco Castia e Mario Chessa)

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